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al testo di Abraxas
E spiegami destino le tue tracce
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E spiegami destino le tue tracce Dove portano, quali rotte seguono, Perché ancora t'accanisci.
Ho incontrato presto il volto tuo Arcigno, m'hai tolto il padre Prima di leggere e far di conto.
Gli affetti, i cuori solidali? Col contagocce, trasparenti, Un vedo-non vedo da manuale.
L'amore? Una pagina oscura, Tra oche, folli amanti, ubriache, Nevrasteniche e cartomanti.
Un po' di sincerità al dunque: Di pozzi senza fondo, di stagni, Di gorghi, caverne e fogne
Da abitare sarai anche tu stanco. Chi ti arma la mano, chi scrive Il canovaccio che reciti a soggetto?
È il dio dei cristiani? E' un gioco Suggerito dal caso a una mente Che crea, inventa e non sa niente
Del nostro navigare di domani Tra sorgenti e cascate d'acque chiare E scempi di vite vuote e disumane?
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